Sospesa geograficamente e culturalmente tra due mondi, la Georgia fa i conti con luci e ombre del proprio passato storico con le ambizioni identitarie di un futuro da costruire. Precisamente,
dove si trova la Georgia?
La Georgia si trova sul lato occidentale della
regione Transcaucasica, una delle linee naturali di demarcazione tra il continente europeo e quello asiatico. Affaccia ad ovest sul mar Nero con una grande pianura, mentre il resto del suo territorio è attraversato dalle catene montuose del Caucaso. Quest’ultimo riveste anche il ruolo di confine geografico con la Russia a nord, Paese con il quale la Georgia ha intrecciato la quasi totalità della sua storia contemporanea.
Annessa nel 1801 all’Impero zarista che riuscì a strapparla agli Ottomani, la Georgia dopo un’effimera repubblica proclamata in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre venne compresa nell’Unione Sovietica. Dopo la disintegrazione dell’URSS
raggiunse la propria indipendenza nel 1991, ma l’influenza dell’ingombrante vicino continuò a farsi sentire.
Un forte
periodo di tensioni culminò nella breve guerra del 2008 per la contesa delle repubbliche indipendentiste dell’Abcasia e dell’Ossezia del Sud, territori georgiani a forte maggioranza islamica che rivendicano autonomia completa sotto l’egida interessata della Russia. L’ostilità verso la Georgia è anche causata da un’aperta adesione del Paese al modello Occidentale, che guarda all’integrazione con le istituzioni ed i mercati dell’Unione Europea.
La Georgia come nazione viene qualche volta curiosamente confusa con l’omonimo
Stato federato degli USA. Questo perché la Georgia “americana” vanta anche lei un rilievo storico ed attuale di una certa consistenza. Stato del profondo sud statunitense, protagonista di primo piano durante la Guerra di Secessione, la Georgia ha per capoluogo l’importante città di Atlanta e, a livello di numeri, ospita più del doppio degli abitanti della Georgia eurasiatica.
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