Carne e verdure non possono mai mancare sulla tavola dei berlinesi, in linea con la tradizione culinaria della regione del Brandeburgo, e per certi aspetti di quella tedesca in generale, molto ricca di grassi animali e sostanziosa. Al contrario della dieta mediterranea, qui
i secondi piatti fanno la parte del leone, mentre i primi sono quasi inesistenti e limitati a zuppe e brodi; della pasta non c’è traccia. Nel complesso, da queste parti si prediligono pasti veloci e semplici nella preparazione. Ecco un vademecum di “sapori” per apprezzare il gusto più autentico della capitale tedesca.
Currywurst: È il pasto più amato dagli autoctoni, senza dubbio il pasto veloce più richiesto, al punto da meritarsi un museo ad hoc. Formato da fette di salsiccia bollita (o eventualmente fritta nell’olio o nello strutto) in salsa di curry, con contorno di patatine o crauti, lo si può gustare nelle numerose tavole calde e chioschetti che caratterizzano Berlino. Meglio a colazione, se ci si vuole adeguare agli usi locali.
Eisben mit Sauerkraut: È il piatto identitario della cucina locale e consiste in uno stinco di maiale servito con crauti o purè di patate. In altre varianti vengono aggiunte salsicce o polpette bollite.
Bandenburgischer Rindfleischtopf: Altrettanto tipico e molto presente sulla tavola dei berlinesi, anche per la sua economicità, si tratta di uno stufato di manzo accompagnato da varie verdure, in particolare dagli Spreewälder Gurken, cetrioli in salamoia.
Bulette: Sono le tipiche polpette di carne, fritte, servite con insalata di patate (kartofellsalat). Il termine, derivante dal francese, indica le “palle da cannone”, legato al fatto che venne in passato molto utilizzato sui campi di battaglia, perché facile e veloce da preparare. Si gustano meglio in accoppiata con la
Berliner Weisse, tipica birra berlinese, chiara, leggera e dal sapore particolare per il frequente uso di addolcirla con sciroppo di lampone o di asperula.
Döner turco: È la variante locale del kebab, inventata negli anni Settanta da un turco trapiantato a Berlino, che con la “carne che gira” (traduzione letterale di “Kekab doner”) ha conquistato il mondo. La carne arrostita viene servita in una piccola focaccia, insieme all’insalata e a varie salse.
Kalbsleber Berliner: Un piatto originale e dal sapore intenso, che consiste in fette di fegato di vitello condite con purè, mele e cipolle.
Kartoffelpuffer: Un pasto sfizioso e gustoso, a base di patate che vengono schiacciate e fritte nell’olio, a mo’ di frittelle, insieme con cipolle e pepe. Si possono guarnire con composta di mele o altre salse, a seconda se si preferisce mangiarle salate o dolci.
Pellkartoffeln: Indicate anche con il termine
Folienkartoffeln, in italiano sono note come “patate prussiane”. Le patate, bollite intere, vengono servite con formaggio molle.
Aal Grun e Matjes Hausfrauenart: Sono i due piatti di pesce prediletti dalla popolazione locale. L’
aal grun è a base di anguilla lessa, farcita con salsa all’aneto o di cavolo. La
Matjes Hausfrauenart altro non è che l’aringa sottaceto, molto utilizzata come companatico.
Berliner Pfannkuchen: La parola dolce a Berlino richiama subito alla mente il celebre bombolone ripieno che in altre zone di lingua francofona, e in Italia, viene chiamato
krapfen. Può essere farcito con marmellate di vari gusti o crema.
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